Recentemente, una decisione audace ha scosso il mondo dell’istruzione: dal 19 febbraio al 4 marzo, gli esercizi e i compiti scritti verranno registrati esclusivamente su carta, riportati manualmente dai docenti su un registro cartaceo collocato sulla cattedra.

Questa iniziativa, definita “esperimento” dal dirigente scolastico, ha suscitato dibattiti e riflessioni sul ruolo della tecnologia nell’apprendimento e sulla dipendenza digitale tra gli studenti.

Il dirigente scolastico, nella circolare che ha annunciato la novità, ha sottolineato la contraddizione evidente tra gli sforzi educativi per limitare l’uso eccessivo dei cellulari e la dipendenza implicita causata dal Registro Elettronico. Spesso, gli studenti si affidano al cellulare per consultare i compiti o dipendono dai genitori per ottenere le informazioni necessarie, compromettendo così l’autonomia e la responsabilità individuale.

Questo “esperimento” è un tentativo educativo di promuovere l’autonomia degli studenti nella gestione dei compiti e di ridurre la dipendenza digitale, ripristinando un approccio più tradizionale alla comunicazione delle assegnazioni scolastiche. Tuttavia, la decisione solleva interrogativi sulla validità e l’efficacia di un tale approccio nell’era digitale.

I docenti non dovranno più utilizzare il Registro Elettronico per annotare i compiti, ma manterranno tutte le altre funzionalità della piattaforma. Al termine del periodo sperimentale, il Consiglio d’Istituto valuterà i risultati e prenderà decisioni sulla prosecuzione di questa iniziativa.

Il preside ha sottolineato che l’uso eccessivo del Registro Elettronico può far perdere agli studenti competenze di base, come prendere appunti con la penna, e ha evidenziato i rischi associati all’abuso della tecnologia. La scuola deve sfidare l’idea che l’introduzione della tecnologia sia sempre un progresso, e invece concentrarsi sull’insegnamento di competenze cruciali come la concentrazione, l’attenzione e l’autonomia.

Inoltre, il preside ha evidenziato la crescente pressione sui genitori di fornire ai propri figli dispositivi digitali per scopi educativi, sottolineando la necessità di una riflessione più ampia sull’uso appropriato della tecnologia nella scuola.

In conclusione, il ritorno al Registro Cartaceo rappresenta una sfida coraggiosa all’era digitale nell’educazione. È un richiamo alla necessità di bilanciare l’innovazione tecnologica con il mantenimento delle competenze tradizionali, promuovendo l’autonomia, la responsabilità e la consapevolezza degli studenti nell’uso della tecnologia.

FONTI: