Il compito finale della scuola è quello di formare integralmente i cittadini.

Per farlo al meglio, ecco che oltre all’educazione fisica, non si può non pensare di non toccare temi quali l’educazione alimentare, l’igiene, la traumatologia, il primo soccorso, l‘educazione sessuale, l’educazione stradale, le problematiche legate al tabagismo/alcolismo/droghe, la prevenzione e in senso generale l’educazione sanitaria.

È ormai impensabile lasciare che i giovani terminino le scuole senza avere strumenti per affrontare queste tematiche, ormai pervasive nella società.

Ma la scuola, fino ad ora, cosa ha fatto in merito?

Interventi ancora troppo sporadici e disomogenei, che senza dubbio non lasciano spazio ad una formazione utile e completa.

Il progetto dell’ora di prevenzione

Si chiama Salvatore Scebba, professore da tempo impegnato come educatore e formatore dei docenti di Educazione Fisica.

È stato lui ad aver attuato presso il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Catania, con lodevoli risultati, la proposta di “un intervento tonico, continuo, curriculare: un’ora ogni due settimane, dedicando il 25% del monte ore! e pianificare gli interventi in 8/10 lezioni l’anno sui temi relativi alla salute e alla prevenzione, effettuando anche le opportune verifiche. La valutazione del percorso formativo confluirà nel voto di Educazione Civica.”

Il progetto, che sta per essere presentato al Ministero per cercare una prospettiva nazionale, valorizza la professionalità dei docenti di Educazione Fisica e di Scienze, prevede di affrontare in maniera sistematica ed organica i temi della Educazione Sanitaria e della Prevenzione, facendola diventare una vera e propria disciplina di studio, così da raggiungere tutti gli studenti e far lor prendere coscienza in un processo di autovalutazione di aver imparato cose nuove e utili per il benessere personale e sociale e modificare anche alcuni comportamenti scorretti e impropri.

Come già molti docenti fanno, l’azione didattica è orientata oltre che all’avviamento all’attività motoria e sportiva, a conservare e migliorare lo stato di salute dell’alunno ed a diffondere conoscenze sulle sane abitudini di vita.

Nel campo dell’Educazione Sanitaria e della Prevenzione e della diffusione delle sane abitudini di vita esisterebbe già l’insegnante che potrebbe e dovrebbe prenderla in carico.

Perché non investire finalmente in maniera ufficiale, forte e chiara sul docente di EF/SM, assegnando magari con un’ora in più in organico?

Il prof. Scebba ha inoltre predisposto uno schema operativo di tematiche e contenuti di Educazione Sanitaria che può svolgere il docente di EF/SM nel corso di un’ora di lezione ben sistematica e organizzata.

Fonte: https://www.tecnicadellascuola.it/la-salute-fra-i-banchi-di-scuola-la-prevenzione-come-disciplina