La garanzia per gli studenti di qualunque ordine e grado di poter imparare in ambienti di apprendimento salubri ed adeguati è un aspetto della scuola non ancora del tutto compreso nella sua importanza.

La correlazione corretta da gestire è quella tra ambiente di apprendimento e obiettivo formativo: sulla base dello scopo didattico, si dovrebbe preparare il setting dell’aula.

L’aula come medium per apprendere

La scuola fisica, con i suoi spazi e le sue opportunità, va ripensata proprio nell’ottica di insiemi di unità pedagogiche di cui poter sfruttare il potenziale.

Mario Gennari, autore del Manuale di didattica generale, fa un breve elenco di cosa non deve mancare in una scuola:

  • aule adeguate al lavoro con gruppi di dimensioni diverse
  • struttura fluida in grado di facilitare lo spostamento di alunni
  • locali per l’équipe docente attrezzati di materiali e strumenti idonei alla progettazione didattica
  • ambienti diversificati, dai laboratori agli open space

Anche il Ministero dell’Istruzione sottolinea la necessità di ambienti flessibili, ben attrezzati, in grado di costruire un clima di classe coinvolgente. E a questo scopo suggerisce, ad esempio:

  • una riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi di apprendimento
  • l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso
  • l’aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari
  • una diversa modulazione settimanale del tempo scuola, su delibera degli organi collegiali competenti

Fonte: https://www.tecnicadellascuola.it/ambienti-di-apprendimento-quanto-incidono-nella-qualita-dellinsegnamento