Promuovere l’inclusione, si sa, è uno degli obiettivi più importanti e strategici di qualunque realtà scolastica. Per approcciare questo ambito in modo efficace, un metodo alternativo potrebbe essere la metodologia del Circle Time, strumento che permette di favorire la cooperazione tra i membri del gruppo classe.

Circle Time: la classe cooperativa

Per oltrepassare le barriere e le diffidenze che possono causare disagi nei rapporti tra compagni, è importante costruire relazioni basate sul sostegno reciproco.

Ecco allora che un metodo come il Circle Time rivela i suoi principali vantaggi:

  • tempo dell’ascolto dilatato
  • gestione attiva dei conflitti
  • creazione del senso di appartenenza al gruppo
  • costruzione del gruppo classe

I cinque pilastri di Thomas Gordon

Thomas Gordon, inventore di questo metodo, scardina il classico ruolo dell’insegnante basato su una relazione di “potere” rispetto agli alunni e ne ridisegna uno completamente diverso, basato su cinque pilastri che dovrebbero reggere la relazione tra docente e discente:

  • franchezza e trasparenza
  • considerazione (ognuno sa di contare per l’altro)
  • interdipendenza dell’uno dall’altro
  • distinzione (ognuno ha il permesso di crescere e svilupparsi nella propria unicità, creatività ed individualità)
  • rispetto delle reciproche necessità

Fonte: https://www.tecnicadellascuola.it/cosa-si-fa-in-circle-time-unattivita-volta-allinclusione-con-molti-benefici-per-il-gruppo-classe