Sono sempre di più le manifestazioni di disagio che vengono registrate nei ragazzi che vivono spesso con angoscia il passaggio tra un ciclo scolastico e l’altro.

Il momento in cui “lo strappo” viene percepito di più è senza dubbio quello che intercorre tra la fine delle scuole medie inferiori e l’inizio delle superiori, anche se anche gli altri momenti di cambio di grado di istruzione risultano spesso traumatici.

Garantire una continuità scolastica senza disagio è uno dei temi da anni più dibattuti a livello istituzionale, proprio perché causa importanti livelli di disagio percepito ed insuccesso scolastico.

Curriculum verticale: di cosa si tratta?

Negli anni il problema della continuità scolastica è stato preso in carico dai diversi Ministri dell’Istruzione.
Una prima soluzione si è posta con la nascita degli Istituti comprensivi, che però non mitigano il passaggio tra scuola media inferiore e superiore, ancora grande causa di disagio tra i ragazzi.

Ancora oggi sono poche le iniziative concrete e strutturate per creare un curriculum verticale vero e proprio, molto più spesso infatti le iniziative di continuità si limitano ad attività finalizzate a controllare l’attuazione dell’obbligo scolastico o a verificare, attraverso i risultati raggiunti, l’adeguatezza del percorso formativo scelto.

La vera prospettiva da perseguire oggi, per evitare disagi ai ragazzi, è quella costituita da progetti che comprendano percorsi formativi strutturati ed omogenei, che possano aiutare a superare l’imbarazzo del confronto con i compagni più grandi e a conoscere preventivamente ambienti, docenti e altre calssi, in modo da mitigare ansie e tensioni.

Fonte: https://www.tecnicadellascuola.it/cosa-si-intende-per-continuita-scolastica-perche-e-importante-favorire-il-passaggio-da-un-ciclo-distruzione-allaltro